specie di tartufi

I tipi di tartufo italiani

Esistono numerose tipologie di tartufo, più di 60, ma solo alcune sono commestibili e commerciabili.
Ogni tartufo differisce dall’altro per profumo, dimensioni, forma e sapore e si sviluppa in simbiosi con altre piante in un determinato periodo dell’anno.Il nostro territorio ne vanta un grande patrimonio a livello mondiale, non solo per quello che riguarda la quantità, ma anche per la qualità del prodotto.
Ecco dunque un elenco dei principali tipi di tartufo, così da poterne riconoscere le tipologie e beneficiare delle sue proprietà.

Tartufo moscato

Questo tipo di tartufo e anche detto tuber brumale var. Moscathum De Ferry
è di colore nero intenso ha un sapore molto forte quasi piccante. Viene raccolto da metà novembre a metà marzo presso gli alberi di nocciole e le Querce ed è presente in Piemonte, nel Lazio, nel Molise, in Umbria e nelle Marche

Tartufo nero pregiato

È noto anche come nero dolce di Spoleto di Norcia, e meno conosciuto come Tuber Melanosporum Vittadini.
Si tratta di un tartufo molto stimato secondo al Bianco anche per quanto riguarda il prezzo è di colore molto scuro sia esternamente che internamente dove presenta venature più chiare.
È consigliabile usarlo cotto per esaltarne il sapore dolce.
Cresce prevalentemente nelle zone del Nord e Centro Italia e viene raccolto tra dicembre e marzo.

Tartufo bianchetto

È detto anche marzuolo ed è un tipo di tartufo bianco meno raro e meno costoso. Viene molto utilizzato in cucina e quando è maturo il suo profumo ricorda quello dell’aglio.
Ha un sapore abbastanza deciso ed è possibile raccoglierlo nelle regioni del Centro Italia presso i boschi di latifoglie.

Tartufo Nero di Norcia

Tra i vari tipi di tartufo nero quello di Norcia è il più pregiato e ricercato e ha sapore molto aromatico tendente al dolce e si distingue per il caratteristico retrogusto fruttato.
Ha deliziato il palato di Cuochi internazionali e dei loro clienti. Cresce in Umbria prevalentemente nella zona di Norcia in un habitat perfettamente idoneo allo sviluppo di questo alimento prelibato.
Il prezzo elevato del tartufo nero di Norcia è dovuta alle sue proprietà e al fatto che sia molto raro.

Tartufo bianco

Noto anche come Tuber Magnatum Pico, è il re dei tartufi bianchi, il più raro è pregiato.
Ha una forma abbastanza irregolare è un colore ed è di colore bianco ocra il suo profumo è unico è inconfondibile.
È il fiore all’occhiello del Nord Italia e specialmente del Piemonte cresce naturalmente nei boschi di querce Salici Pioppi e Tigli è molto costoso ma viene usato prevalentemente crudo sui piatti da chef di importanza internazionale. Il suo costo può raggiungere diverse migliaia di euro al chilo.
Si conserva per brevi periodi (7 giorni in frigorifero). Si accompagna a piatti semplici, come, per esempio le tagliatelle condite con burro e una spolverata di tartufo bianco.

Tartufo Nero Uncinato

Il suo nome scientifico è Tuber Uncinatum Chatin ma è conosciuto anche come scorzone invernale. Infatti presenta una scorza molto scura mentre internamente la polpa è più chiara tendente al nocciola con venature bianche.
Si raccoglie da ottobre a dicembre in Piemonte Marche e Umbria e cresce prevalentemente vicino ai Pioppi, ai Salici, ai Cerri, ai Noccioli, a anche ai Carpini neri e alle Roverelle.

Tartufo Nero liscio

Si raccoglie da agosto e dicembre e preferisce i terreni argillosi o limosi e necessita di una certa umidità e di ombreggiamento. Cresce in simbiosi con piante come la Roverbella, il Carpino nero, Il Pioppo bianco, Il Pioppo nero, Il Cerro, il Salice bianco e il Salicone.

Tartufo Nero di Bagnoli

È un tartufo dal profumo molto intenso, che si raccoglie da settembre a febbraio, e cresce nei terreni sciolti, ben areati sviluppandosi in simbiosi con Cerro, Carpino Nero, Roverbella, Nocciolo, Faggio e Pino Nero.

Autore dell'articolo: FA