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Piscina: come effettuare la chiusura in modo adeguato per l’inverno

Avere una piscina può comportare una serie innumerevoli di vantaggi e di benefici, anche se può essere scomodo effettuare la chiusura per l’arrivo dell’inverno.

Prima di tutto è bene dare un primo consiglio, indipendentemente dal tipo di struttura che si possiede, sia che si tratti di una di dimensioni ridotte e a scopo privato come i tanti modelli proposti da Piscine Laghetto, sia per quelle presenti in un residence o albergo, la prima cosa a cui si deve pensare è di non svuotare mai l’acqua, a meno che non si tratti della stessa acqua da 4-5 anni.

Svuotare la struttura, infatti, significherebbe andare incontro ad una serie di conseguenze scomode e per nulla convenienti.

L’importanza della chiusura della piscina 

Quando la stagione autunnale sta per arrivare e quella estiva è terminata, è bene provvedere alla chiusura della piscina, in modo che quest’ultima si conservi al meglio.

Per riuscire in questo scopo, è bene tenere a mente alcuni consigli molto importanti, come il fatto che l’acqua deve essere pulita, quindi privata da foglie, ma anche da ogni possibile rametto ed eventuali alghe.

Anche il fondo deve essere privo di elementi del genere e senza depositi di fango.

Oltre a questo, devono essere rispettati anche alcuni parametri ben precisi sia per il tasso di acidità, sia per quello del cloro.

Per quanto riguarda il primo, deve essere sempre compreso tra 7,0 e 7,6 e l’ideale sarebbe che raggiungesse il 7,2 cioè un livello ottimale che indica che l’acqua è disinfettata.

Per il secondo valore invece si parla di 1 – 1,5 ppm.

Prima di passare alla copertura, occorre poi utilizzare i prodotti utili, come gli invernanti o svernanti.

Si ricorda che per poter utilizzare questi ultimi seguendo le giuste quantità, è necessario seguire le indicazioni riportate nelle schede prodotto o rivolgersi ad un esperto.

Quando tutte queste fasi sono state svolte, è necessario chiudere la piscina con un telo che rispetti le forme della struttura, ma che nello stesso tempo ecceda per dimensioni, precisamente per 75 cm per ogni lato, così da permettere la sua fissazione ai bordi.

Importantissima poi anche la pulizia del filtro, che deve essere effettuata in modo scrupoloso, al fine di potersi assicurare che la piscina sia stata chiusa in modo corretto.

Gli elementi da considerare per una chiusura corretta della piscina 

Tra gli altri elementi da considerare per una chiusura idonea della piscina vi è la tipologia di telo, che può essere “a rete fitta”, chiamato anche “non ermetico”, oppure ermetico in PVC.

Per quanto riguarda il primo, si tratta di una copertura che permette alla pioggia di filtrare, bloccando però il passaggio di foglie e rametti.

I vantaggi di questa tipologia risiedono proprio nel filtraggio dell’acqua piovana, che permette all’acqua della piscina di diventare come nuova, anche se nello stesso tempo possono passare anche residui di polveri.

Per quanto riguarda invece la seconda tipologia di teli, questi durano molto a lungo, rispetto a quelli non ermetici, e in più non permettono nemmeno il filtraggio della luce.

In questo modo si possono evitare le alghe e anche tracce di polline, polvere oppure altre sostanze inquinanti.

Allo stesso tempo, un telo ermetico in PVC permette di mantenere i prodotti chimici che sono stati precedentemente inseriti nell’acqua.

Oltre ai dettagli sui teli, è molto importante sapere anche come si pulisce il filtro, anche se questa fase va svolta dopo che la piscina è stata già coperta.

L’operazione in questione è importante perché permette di disinfettare la sabbia presente nel filtro, che si chiama “quarzifera”, e di eliminare le incrostazioni formate proprio da quest’ultima.

Esistono prodotti appositi per eseguire questa pulizia e vanno inseriti proprio nel filtro.

Insomma, chiudere la piscina può sembrare non semplice, ma in realtà basterà tenere a mente tutte queste fasi per un ottimo risultato.

Autore dell'articolo: Silvia