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Le mansioni dell’hostess fieristica

Chi è l’hostess fieristica, cosa fa, come diventarlo? Scopri qui tutto quello che c’è da sapere su questo ruolo professionale molto in voga ma, forse, poco conosciuto a fondo.

La presentazione e la promozione dei prodotti

L’hostess fieristica deve rappresentare il brand che propone, per il quale lavora e non solo accogliere come si deve i potenziali clienti. Questa figura femminile, perché l’uomo viene chiamato steward come sugli aerei, deve in particolare:

  • conoscere tutti i punti di forza della merce in esposizione, e anche quelli eventualmente deboli in modo tale da cercare di renderli al contrario vantaggiosi, o comunque dovrà essere pronta ad eventuali asserzioni del pubblico proprio sulle carenze del brand, del prodotto;
  • presentare a dovere il prodotto, o i prodotti, convincendo il potenziale cliente della bontà degli stessi, della loro qualità ed esclusività soprattutto in una fiera settoriale dove è spesso molto semplice essere in diretta concorrenza con altri marchi e prodotti simili;
  • mostrarsi al meglio ed essere empatica, coinvolgente, affabile, usare le sue caratteristiche per promuovere in modo ineccepibile e rendere l’esperienza piacevole ai futuri clienti o ai curiosi;
  • saper parlare fluentemente più lunghe, perché le gaffe o gli strafalcioni potrebbero condizionare le vendite e anche la presentazione del marchio.

L’hostess fieristica non può improvvisarsi, deve conoscere l’azienda, la mission della stessa e seguire attentamente un briefing pre-evento. Non solo, è bene che la stessa abbia esperienza nel settore retail, nel commerciale e che abbia specifiche doti personali affini al genere di lavoro richiesto.

L’accoglienza dei futuri clienti e dei curiosi

Un altro compito dell’hostess fieristica riguarda l’accoglienza dei clienti, e dei curiosi perché in fiera ce ne sono tanti. Questo dettaglio, che poi è una grande qualità fondamentale in questo mestiere, è probabilmente l’elemento chiave che può determinare o meno il successo in fiera. Infatti essere empatici e rendere piacevole la sosta allo stand vuol dire garantire una maggiore affluenza di pubblico e, di conseguenza, un passaparola che è di fatto una delle migliori pubblicità.

Non solo, è chiaro che l’accoglienza adeguata permette pure una vendita maggiore e non solo immediata, anche a lungo termine. Ma cosa vuol dire precisamente accogliere i clienti? Per accoglienza clienti ci si riferisce a ciò che, nell’insieme, può attirare la clientela, anche solo i curiosi. Quali doti utilizzare e quali sono quelle vincenti? Sicuramente:

  • l’empatia;
  • l’educazione;
  • la gentilezza;
  • la cortesia.

E poi un’hostess fieristica di bella presenza, pulita, in ordine, mai eccessivamente truccata può fare la differenza. Spesso sono le donne ben curate ma “normali”, cioè non necessariamente quelle che sembrano top model, ad attirare più consensi all’unisono tra i sessi. Ovviamente se si rappresenta una crema viso sarà bene avere chi ha una pelle radiosa, se invece si presentano bigodini l’hostess è bene abbia dei bei ricci, e così via. Sono tutti dettagli importanti e che, per i brand maggiori, mai trascurati.

La risposta a domande su prodotti e brand

Ed ecco un altro dettaglio importante: l’hostess fieristica deve conoscere bene ciò che promuove, le sue particolarità, i punti di forza ed eventuali difetti. Deve saper rispondere a tutte le possibili domande dei clienti e dei curiosi in modo fermo, sicuro, certo, mai dare informazioni errate, frammentario o, peggio ancora, dire: Non so, non saprei.

Autore dell'articolo: Silvia