dpi per il settore dell'edilizia

DPI per l’edilizia: quali sono?

16L’edilizia si qualifica come uno dei settori con maggior numero di incidenti sul lavoro. Perciò sono necessari conoscenza e corretto utilizzo dei DPI obbligatori.
Con il Decreto legislativo n. 17/2019, la normativa italiana è stata adeguata al regolamento n. 2016/425 del Parlamento Europeo; è possibile leggere il testo ufficiale del decreto qui. Ulteriori indicazioni sono chiarite nella Decisione di Esecuzione (UE) 2020/668, consultabile sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea.

Partiamo dal principio: cos’è un DPI?

D.P.I. è l’acronimo di “Dispositivo di Protezione individuale“, ovvero tutte le attrezzature atte a proteggere il lavoratore e prevenire i rischi derivanti dalla sua attività.
Ogni settore ha una lista di DPI studiata per le caratteristiche specifiche del luogo di lavoro.

Quali sono i D.P.I. per l’edilizia?

Oltre a specifici indumenti per la protezione di tutto il corpo (indumenti a protezione limitata, a copertura limitata o totale, a seconda del rischio a cui il lavoratore è sottoposto), vi sono una serie di DPI obbligatori per i cantieri edili, con diverse aree di protezione.

Elmetti

Per proteggere il capo dal rischio di cadute di materiali dall’alto, è necessario utilizzare appositi elmetti. Devono essere provvisti di ancoraggi del sottogola e garantire assorbimento degli urti, resistenza alla penetrazione di oggetti e resistenza alla fiamma.

Occhiali, visiere e maschere

Per la protezione di viso e occhi vi sono numerosi prodotti, a seconda dell’utilizzo. Ogni dispositivo deve essere accompagnato da un codice che espliciti il tipo di protezione fornita. Ad esempio, per le maschere utilizzate in saldatura sarà necessario scegliere la tipologia di lente e filtro a seconda di quale lavorazione verrà effettuata. In caso di rischio chimico, gli occhiali dovranno essere provvisti di bande laterali per la protezione dell’occhio dagli schizzi.

Cuffie e inserti auricolari

Per la protezione dell’udito è necessario l’utilizzo di cuffie e tappi auricolari, da valutare in base al livello di rumore.
Possono essere di diversi tipi, con archetti di sostegno (sopra la testa, dietro la nuca o sotto il mento) oppure, se le condizioni lo rendono necessario, caschi a copertura totale.

Respiratori

In base alla qualità dell’aria, alla concentrazione di ossigeno e altre necessità, per la protezione delle vie respiratorie è necessario l’utilizzo di respiratori isolanti o a filtro. Mentre i respiratori a filtro (comunemente mascherine) proteggono da polveri o gas tramite un apposito filtro, quelli isolanti lavorano tramite aria compressa o bombole.

Guanti

Per la protezione delle mani sono necessari guanti il cui materiale varia a seconda del rischio (meccanico, da agente fisico, chimico o elettrico). Possono essere in cuoio, tela o materiali sintetici; per l’utilizzo di lame devono essere utilizzati guanti in plastica o metallo combinati a proteggi-braccia.

Calzature

In edilizia per la protezione dei piedi sono necessarie calzature con puntale in acciaio, suola antiscivolo, lamina contro la perforazione, punta rialzata e sfilamento rapido. Ciò per evitare rischi di impatto sul piede, perforazioni tramite oggetti appuntiti e cadute da scivolamento o inciampo; inoltre deve essere possibile sfilarle nel più breve tempo possibile in caso di contatto con liquidi incandescenti.

Protezioni per la caduta dall’alto

In caso di rischio di caduta dall’alto sono obbligatorie imbracature che trattengano tutto il corpo.
Le cinture di posizionamento non sono sistemi anticaduta ma aiutano il lavoratore a mantenere una posizione di sicurezza una volta in alto; in aggiunta ad esse devono essere utilizzate imbracature (solitamente formate da bretelle e cosciali) che possano frenare un’eventuale caduta senza rischiare di danneggiare la colonna vertebrale.

DPI ad alta visibilità

Lavoratori esposti al traffico di veicoli devono obbligatoriamente indossare DPI ad alta visibilità, solitamente giubbotti o gilet catarifrangenti.

I DPI vengono divisi in tre diverse categorie di rischio. Quelli che offrono protezione verso il rischio di lesioni gravi, permanenti o di morte sono di “terza categoria”; per il loro utilizzo e per quello degli otoprotettori è necessario un addestramento.

Ogni DPI deve essere sottoposto a periodica manutenzione, che va dal semplice controllo visivo a manutenzione più specifica (ad esempio lavaggio). Deve, inoltre, essere fornito dal datore di lavoro: il mancato rispetto per le norme di sicurezza in cantiere può costare sanzioni economiche e pene detentive per dirigenti e preposti.

Autore dell'articolo: FA