Le professioni del lavoro nel prossimo futuro

Le professioni del lavoro nel prossimo futuro

La pandemia ha dato inizio ad un’importante crisi economica che ha riguardato inevitabilmente anche il mondo del lavoro. In base ad uno studio svolto in collaborazione da Ernst&Young, ManpowerGroup e Pearson è emerso quelle che sono le professioni del futuro, in Italia ma non solo.

La formazione: elemento troppo importante

Quando si parla di lavori del futuro, non si può fare a meno di considerare che vi è un aspetto cruciale: la formazione. Ci sono diversi processi in aziende e altre attività economiche che stanno subendo un’innovazione, per evitare procedure obsolete e che possano risultare scarsamente produttive e proficue. Il settore tech sta accompagnando in maniera importante lo sviluppo e il progresso in ogni campo così da avere le giuste competenze per poter lavorare al meglio. I lavoratori, dunque, sono chiamati, e lo saranno sempre di più nel corso del tempo, a misurarsi con una serie di processi di digitalizzazione e di una sempre maggiore connessione. Gli aggiornamenti professionali e l’acquisizione di tutta quella serie di competenze fondamentali assumono così un ruolo troppo determinante. Inoltre, diventa molto importante fare in modo che anche i giovani che per la prima volta si affacciano al mondo del lavoro possano avere la giusta formazione.

Le prospettive per il futuro del mondo del lavoro

Andando a vedere quelli che sono i risultati della ricerca “Professioni 2030: il futuro delle competenze in Italia” si può notare come alcune professioni siano destinate a diventare obsolete, mentre altre diventeranno molto richieste. L’80% dei lavori attuali in Italia tenderà ad un cambiamento importante nel corso dei prossimi dieci anni. Il settore tecnologico diventerà sempre più legato al mondo del lavoro in tantissimi ambiti: il che vuol dire che inevitabilmente il progresso verrà sfruttato in maniera intelligente così da avere dei lavori che sappiano stare al passo con i tempi. Un posto stabile in Italia è destinato principalmente ad alcune professioni, come gli esperti di applicazioni Iot nel campo dell’agricoltura, oltre a specialisti in ambito delle interfacce umane. Oltre a considerare anche progettisti di visite e anche di una serie di eventi che si terranno online. Vale la pena anche parlare dei tecnici di auto a guida autonoma, per fare un esempio di progresso, e anche gli addetti all’integrazione con robot assemblatori. Attualmente queste professioni sono in via di specializzazione, ma sembra ormai certo che nel corso del tempo le cose cambieranno e molti giovani ambiranno questa tipologia di lavori.

Professioni che subiranno delle modifiche

Così come ci saranno delle professioni che saranno create ex-novo o “messe a punto” da un punto di vista delle competenze, ve ne saranno altre che saranno soggette a ibridazione. Questo vuol dire che ci saranno delle modifiche che permetteranno di svolgere un lavoro che cammini di pari passo con lo sviluppo tecnologico, ad esempio, oltre che con le nuove richieste della clientela.

Per citarne qualcuno, si pensi ai numerosi esperti dell’ambito legale presenti all’interno delle imprese o anche gli addetti all’assistenza personale. Fino a dover considerare che anche il personale non qualificato che si prende cura di svariati impianti andrà incontro ad una specializzazione diversa per avere competenze sempre maggiori. Così come, si può parlare dei giornalisti, che tra dieci anni svolgeranno un lavoro molto evoluto rispetto a quello attuale.

Invece, delle posizioni lavorative che avranno ben pochi cambiamenti da qui al 2030, secondo questo studio, sono quelle legate al mondo della psiche, dunque gli psicoterapeuti, oltre ad avvocati e notai che potranno comunque avere migliori strumenti digitali a propria disposizione. Difficili da ibridare anche altri lavori come quello del dentista e degli architetti. Proprio per la tipologia di servizio che viene fornito.

Autore dell'articolo: Silvia