Convenienza delle citycar elettriche e quanto costa ricaricarne una a casa

Oggi approfondiremo, la reale convenienza delle citycar elettriche e quanto costa ricaricarne una a casa. Sicuramente l’aumento delle bollette e i rincari globali a cui stiamo assistendo non ci aiutano per niente. Se prima i costi generali erano più contenuti, oggi lo stesso prodotto ma con minor quantità, lo paghiamo almeno il doppio.

Una vettura citycar da usare appunto in città, è certamente conveniente sotto l’aspetto funzionale. Le sue dimensioni ridotte ci consentono di poter girovagare ovunque, riducendo i problemi di parcheggio e di circolazione. Ma anche il consumo è rimasto tra i suoi punti di forza? Scopriamolo

Cos’è una citycar elettrica e perché usarla?

Una citycar elettrica è una macchina più compatta ed “economica”, rispetto a quelle con motore tradizionale. Ma le nozioni generali non bastano, piuttosto meglio focalizzarsi sui vantaggi e svantaggi e valutare l’aspetto soggettivo:

I pro di un’auto elettrica per le città:

  • Esente da bollo: per le vetture elettriche catalogate M1 e N1, immatricolare dal 1° gennaio del 2017 fino al 31 dicembre del 2022, non è previsto il pagamento del bollo per i primi quattro anni da quando ci si impropria del mezzo.

  • Guidabilità in città: una citycar viene progettata per essere sfruttata nei centri urbani, senza avere difficoltà nel traffico e a muoversi. Ideale per chi lavora in grandi città, dove vi è un’alta intensità di traffico.
  • Fondi statali: lo Stato mette a disposizione una serie di agevolazioni economiche, che impattano positivamente sul listino d’acquisto. Come dimostra la circolare MISE del 19 ottobre, dove si parla di ecobonus, è possibile comprare una vettura elettrica pagando meno rispetto al prezzo di origine.
  • Manutenzione: i prezzi della manutenzione annuale sono di gran lunga inferiori rispetto ai veicoli con motore benzina. Spesso il confronto è pauroso, in alcuni casi un modello elettrico di bassa cilindrata, potrebbe costare 80€ annui, a confronto di uno stesso mezzo a motore diesel o benzina, che ne richiederebbe 150€/200€.
  • Parcheggi in città e no ZTL: alcuni Comuni italiani offrono la possibilità di poter parcheggiare gratuitamente la propria citycar elettrica. Questo farebbe risparmiare un bel po’ di soldi in parcheggi e non di meno, sugli accessi in zone limitate, da cui i veicoli elettrici sono esenti.

Prima di vedere il costo di una ricarica elettrica a casa (che ne parleremo a seguito), vediamo gli svantaggi che essenzialmente non sono molti. Intanto, il prezzo di listino, che nonostante venga abbattuto dagli incentivi statali, per coloro che non rientrano in quest’ultimi, dovranno usare molto budget iniziale.

Forse quel che non sai è che esiste anche la formula senza anticipo per noleggiare un'auto da privato, spesso molto conveniente rispetto a qualsiasi altra formula sul mercato e che ti consente allo stesso tempo, di risparmiare anche senza usufruire di agevolazioni economiche.

Un’altra nota importante riguarda l’autonomia della batteria. Alcuni mezzi elettrici non godono di un’ottima autonomia, consentendoti di fare solo 100 o 200 km per poi essere messi sotto carica. Nel caso di una city car è una percorrenza che potrebbe anche essere “sufficiente”.

Quanto costa una ricarica elettrica di una city car a casa?

Prima degli aumenti dei costi, possiamo affermare che i consumi di una vettura elettrica erano nettamente convenienti. Durante il periodo pre-rincari ad esempio, il pieno in un’auto elettrica di piccola e media cilindrata, per 100 chilometri di autonomia sarebbe costato 4€, contro i 12,5€ di una macchina a benzina.

Sono stime generiche, perché ogni fornitore di energia elettrica può applicare un piano tariffario totalmente differente da un altro. Suggeriamo sempre di consultare i termini e le condizioni, in modo tale da poter fare dei calcoli più veritieri piuttosto che basarsi su cifre eccessivamente generiche.

Va considerata a tal proposito, la potenza standard dell’abitazione in cui verrà effettuata la ricarica. In Italia il massimo circa a cui si può arrivare è di 3 kW. Con questa misura, è chiaro che un “pieno” di ricarica elettrica, potrebbe comportare anche le oltre 8 ore.

Come uso domestico, la colonnina elettrica potrebbe costare circa 0,20€ per kWh. Ribadiamo quindi, che il prezzo varia da diversi fattori, in primis la potenza utilizzata, e poi la tariffa applicata dal gestore a cui ci siamo affidati.

Per fare un esempio pratico, una colonnina elettrica a corrente alternata con potenza variabile da 11 oppure 22 kW, raddoppierebbe il prezzo, arrivando a 0,45€ per kWh.

Il prezzo aumenterebbe in caso di colonnina fast charge con corrente continua ma con potenza ancor più maggiorata, pari a 50 kW. Il costo per questa tipologia di colonnina si aggirerebbe a 0,55€ per kWh.

Per fare un altro esempio di ricarica elettrica domestica, optando per una vettura compatta come potrebbe la Volkswagen ID 3, con batteria di potenza pari a 45 kWh, il prezzo dell’energia elettrica di 0,20€ per kWh, inciderebbe di 9€ totali su un pieno. Una stima differente rispetto al primo esempio, dove il piano tariffario era più basso.

Questo è tutto ciò che bisogna sapere sul costo della ricarica elettrica di una citycar e sull’eventuale convenienza di quest’ultima.

Autore dell'articolo: Aristide Banfi