Cos’è il CPL – Costo Per Lead? 

CPL è un acronimo che sta per Costo Per Lead ed è una metrica molto utilizzata nel marketing, soprattutto nell’ambito delle campagne di visibilità e pubblicità sui mezzi virtuali.

Più in particolare il CPL misura l’efficacia di una campagna di pubblicità ed inserzioni online il cui obiettivo è quello di generare e creare nuovi contatti.

Il calcolo del CPL è molto semplice: il rapporto si ottiene mettendo in relazione due fattori; la cifra spesa in pubblicità ed il numero di lead, quindi di persone potenzialmente interessate, generati.

CPL: di cosa si tratta?

La misurazione dei risultati è un criterio fondamentale per misurare l’efficacia di ciascuna campagna online, come di qualunque strumento strategico necessario a far guadagnare visibilità.

Conoscere il costo speso per creare ciascunlead è molto importante per capire fondamentalmente due cose:

– la direzione che si sta seguendo è sostenibile?

– I risultati raggiunti stanno andando verso i numeri sperati e stanno raggiungendo l’obiettivo che ci si era prefissi?

Per ottenere un CPL sensato e ragionato è importante affidarsi ad un’agenzia professionale come7 Eyes agenzia di lead generation esperta in costo per lead che potrà ascoltare ed analizzare i bisogni di visibilità di un’azienda o di qualunque realtà e saprà intercettare in modo strategico e qualificato gli utenti realmente interessati ai vostri servizi e prodotti, ottimizzando ogni processo di marketing.

Tornando alla definizione del meccanismo del CPL, esso si può riassumere come la misurazione del costo medio speso per l’acquisizione di ogni singolo lead, sia per campagne a pagamento sui principali motori di ricerca, sia per le sponsorizzazioni suisocial media.

Il coinvolgimento che si riesce ad ottenere, in base a visualizzazioni, condivisioni e commenti ai nostri post o annunci a pagamento gestiti nella strategia di CPL, viene misurato e definito come tasso di engagement.

Importante sottolineare che il CPL, Cost per Lead, non è una metrica che prende in considerazione ogni singola visualizzazione del nostro annuncio, ma solo il numero di risultati che sono stati veicolati e raggiunti grazie ad essa.

Per semplificare dunque, coloro che iniziano una campagna CPL pagheranno solo e soltanto nel caso in cui chi visualizza l’annuncio compirà l’azione per cui è stata progettata la campagna.

Le campagne di CPL sono progettate proprio per “filtrare” il pubblico che potrà venire in contatto con i nostri annunci, selezionandolo in base ad interessi e fattori che possano rendere quegli utenti realmente interessati ai nostri prodotti o servizi.

Una volta ottenuto il contatto (touch point), sarà compito dell’azienda creare contenuti interessanti e di valore che possano trattenere il lead, coltivare il rapporto con questo pubblico e trasformare gli utenti in clienti paganti.

CPL: come si calcola

Per calcolare il CPL, cost per lead, serve essere in possesso di due dati:

– La cifra spesa in pubblicità

– Il numero di lead che la campagna ha generato

Mettendo in una relazione di rapporto questi due fattori, si può comprendere quanto ci è costato ogni lead (costo medio per lead generato), cioè ogni persona che ha compiuto l’azione desiderata quando ha visto il nostro annuncio sul web o sui social media.

Se, ad esempio, una campagna ha un budget di 3.000€ e ottiene 90 azioni sulla campagna, il CPL sarà di 33,3 euro per ogni lead generato.

È importante soffermarsi sull’ “azione desiderata”: ormai i motori di ricerca ed i social offrono agli utenti interfacce molto semplici per creare grafiche e campagne accattivanti.

Si possono creare pulsanti, icone, immagini animate o qualunque altro elemento interattivo per spingere il lead a compiere un’azione che non deve essere necessariamente l’acquisto di un prodotto.

Una campagna CPL può essere volta a:

– Ottenere i dati del lead attraverso la compilazione di un form;

– Far iscrivere i lead alla newsletter;

– Far partecipare i lead ad un evento o un webinar di presentazione

…e molto altro; l’importanza strategica di questa prima azione è fondamentale.

Capire cosa si vuole che l’utente faccia è il primo passo per costruire una strategia di marketing mirata e strutturata a creare un rapporto con coloro che hanno scelto di fidarsi di noi ed accompagnarli verso l’obiettivo finale: acquistare e scegliere il nostro brand.

Questo percorso che parte dal CPL ed arriva alla costruzione di un rapporto di fiducia con gli utenti prende il nome di lead nurturing.

 

Autore dell'articolo: Silvia